Inizio di una Nuova Vita. Emma Knight
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Rachel deglutì e spinse la porta, aprendola. Tutti erano tranquillamente seduti nei loro banchi, con il volto rivolto verso il Signor Allen, mentre parlava, e si voltarono a guardarla. Era tutto ciò che non avrebbe voluto accadesse durante il suo primo giorno. Lei notò i ragazzi, in fondo all'aula, cominciare a sussurrare, mentre la osservavano sull'uscio.
“Ah, Rachel Wood, presumo?” disse il Signor Allen.
Rachel annuì.
“Primo giorno e già in ritardo,” lui proseguì.
“Mi dispiace – ecco sono – nuova e mi sono persa,” Rachel borbottò.
Si elevò una risata dal fondo dell'aula.
“Che non ricapiti. Quello è il tuo posto,” il Signor Allen disse, indicando l'unico posto vuoto nell'aula. Era frontale e centrale.
Non appena Rachel si diresse al suo posto e si sedette, la classe stette in silenzio. Fu un silenzio intimidatorio. L'insegnante guardò di nuovo Rachel, come per dire, Ti tengo d'occhio, poi continuò la lezione.
“Dov'ero?” il Signor Allen proseguì, “Oh sì. Quest'anno, studieremo molte cose nell'ambito degli studi sociali, a partire dai pellegrini, ad Abramo Lincoln fino alla Guerra Fredda. Avrete dei compiti ogni sera, e mi aspetto che ognuno di voi li svolga.”
Rachel si sedette e cominciò a prestargli ascolto. Mentre la voce irritante del professore calò di tono, lei si chiese chi fosse quell'insegnante. Non avrebbe potuto essere più brusco o imbarazzante.
Voleva disperatamente voltarsi e dare un'occhiata ai nuovi compagni di classe. Si trattenne, temendo di essere scoperta dal Signor Allen. Era anche nervosa al vedere circa una ventina di nuovi volti, che avrebbe visto ogni mattina per il resto dell'anno scolastico.
Rachel si disse che, forse, se fosse rimasta seduta tranquillamente, guardando in avanti, tutto ciò sarebbe svanito. Non avrebbe dovuto uscire dal guscio per farsi dei nuovi amici.
Rachel sentì un colpetto alla schiena. Si girò.
“Puoi passarglielo?” una graziosa ragazza bionda stava indicando un'altra ragazza, seduta dall'altra parte di Rachel.
“Certo,” Rachel disse, mentre si allungò, prendendo furtivamente il bigliettino. Il Signor Allen andò alla lavagna, e Rachel passò rapidamente il bigliettino.
La ragazza lo aprì e cominciò a leggere. Mentre leggeva il bigliettino, Rachel poté sentire la sua risatina e la vide portarsi una mano sulla bocca per mascherare il suono. Rachel notò la ragazza guardarla furtivamente mentre stava ancora leggendo il bigliettino. Ogni volta che guardava verso Rachel, rideva ancora di più.
Rachel si sentì così a disagio. Tutto ciò che voleva era scomparire. Dette un'occhiata alle sue scarpe, ai pantaloni, alla maglietta e alla borsa, senza riuscire ad immaginare che cosa ci fosse di tanto buffo.
Rachel pensò che le cose non potessero peggiorare ulteriormente, pertanto decise di girarsi parzialmente nella sua sedia, per vedere chi fosse seduto intorno a lei. Vide un misto di ragazzi e ragazze. Poté affermare, sin da una prima occhiata, che il modo in cui erano vestiti era diverso dal suo. Aveva dimenticato una nota secondo cui leggings e t-shirt non andavano bene il primo giorno di scuola?
Rachel guardò i loro volti, notando che tutti la osservavano freddamente. Si chiese se qualcuno sorridesse all'AHS.
Verso l'angolo estremo dell'aula, Rachel vide una ragazza dall'aspetto nella media, con capelli neri e occhiali, scrivere sul suo quaderno. La ragazza sollevò lo sguardo, cogliendo quello di Rachel. Sorrise brevemente a Rachel, e poi tornò a scrivere.
Rachel si sentì molto meglio, a starsene seduta lì. Una nuova ondata di fiducia riempì il suo corpo, e per la prima volta, si chiese se forse non sarebbe stato così terribile.
Rachel scrutò ancora l'aula con la coda dell'occhio, e il suo sguardo si posò su un ragazzo carino. Era il tipico atleta americano. Aveva capelli biondo scuro, occhi verdi, pelle perfetta e indossava jeans attillati e la sua maglia da football. N. 80. Rachel non riuscì a scorgere la schiena, ma era ansiosa di scoprire il suo cognome.
“Psst.” La ragazza che aveva appena letto il bigliettino stava provando ad attirare l'attenzione di Rachel. Quest'ultima la ignorò.
“Hei, scusa, ripassalo.” La ragazza gettò il bigliettino sul banco di Rachel.
Il Signor Allen si diresse improvvisamente verso il banco di Rachel, raccolse il bigliettino e lo tenne tra le mani.
“Questo che cos'è?” lui chiese, fissando Rachel.
Rachel era silenziosa e scrollò le spalle.
“Ascolta: puoi essere nuova, ma sai che passarsi bigliettini non è permesso,” il Signor Allen disse, prendendo il bigliettino. Rachel poi lo vide dirigersi al suo registro, prendere nota e poi tornò a guardarla.
Rachel guardò verso la ragazza, e gettò il bigliettino sul suo banco, ma lei non ricambiò lo sguardo.
DRIIN. Suonò la seconda campanella.
Rachel sentì il suono dei quaderni chiudersi bruscamente, e il rumore metallico delle gambe delle sedie sul pavimento. Le voci s'innalzarono mentre lei si avvicinò al corridoio, e appena il ragazzo con la maglia da football le passò davanti, la sua mano dette un colpo al suo grosso bicipide.
Sulla parte posteriore della sua maglia c'era scritto Greene. Rachel prese un appunto mentale. Greene, n.80. Era più bello di qualsiasi altro ragazzo che avesse mai visto in Pennsylvania.
Le successive poche ore di lezione furono noiose rispetto a quanto Rachel aveva vissuto all'interno dell'aula dell'appello. Affrontò il tipico primo giorno a matematica, scienze e letteratura, e poi si trovò a dirigersi da sola verso la mensa, tenendo nel palmo sudato della sua mano i quattro dollari spiegazzati.
La ragazza entrò nella grande mensa, che sentì essere il posto più scoraggiante dell'intera scuola. Eccolo, il suo primo “vero” assaggio di come fosse davvero l'AHS.
Quando passò attraverso le due porte doppie, che la condussero nel grosso spazio aperto, vide dei lunghi tavoli blu, con panche attaccate ad essi. Dovevano essercene 20 disposti in tutta la mensa, in file ordinate. L'odore del cibo di massa prodotto per la scuola si mescolava con l'aria già stantìa. Il chiacchiericcio degli studenti si elevò in alto, nelle sue orecchie, mentre cercava la fila per i pasti.
Rachel lesse il menù:
Polpettone: $7.50
Panino al Tonno: $5.50
Formaggio Grigliato: $5.00
Patatine: $2.50
Biscotto: $1.50
Succo: $2.00
Rachel guardò nel palmo della sua mano, le quattro banconote umide. Si rese conto che non sarebbe andata lontano in quella scuola, e oltrepassò la fila dei pasti caldi, mentre lo stomaco le brontolava.
Rachel