Storia della decadenza e rovina dell'impero romano, volume 6. Edward Gibbon

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Storia della decadenza e rovina dell'impero romano, volume 6 - Edward Gibbon

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di cui celebrarono con lugubre applauso la fortuna ed il valore. Coll'opera d'una moltitudine di schiavi, fecero a forza voltare il corso del Busentino, piccolo fiume, che bagna le mura di Cosenza. Nel letto voto di esso fu costruito il sepolcro reale, adornato con le splendide spoglie e trofei di Roma; quindi si fecero tornare le acque nel nativo loro canale; e restò per sempre celato il segreto posto, in cui fu depositato il cadavere d'Alarico, per l'inumana strage degli schiavi, che si erano impiegati nell'eseguire quell'opera311.

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      1

      Aletto, invidiosa della pubblica felicità, convoca un concilio infernale, Megera le raccomanda Ruffino suo allievo e l'eccita a far del male ec. Ma v'è tanta differenza fra la furia di Claudiano e quella di Virgilio, quanta n'è fra i caratteri di Turno e di Ruffino.

      2

      Egli è evidente (Tillemont Hist. des Emp. Tom. V. p. 770), quantunque il de Marca si vergogni di tal compatriota, che Ruffino era nato in Elusa, Metropoli della Novempopulania, ora piccolo villaggio della Guascogna: Danville Notic. de l'anc. Gaul. p. 289.

      3

      Filostorg. l. XI, c. III. colle Dissertazioni del Gotofred. p. 440.

      4

      Un passo di Suida esprime la sua profonda dissimulazione; Βαθυγνωμων αυθρωπος και κρυψὶνος; uomo taciturno e cupo.

      5

      Zosimo l. IV. p. 272, 273.

      6

      Zosimo, che descrive la caduta di Taziano e del suo figlio (l. V. p. 273, 274), asserisce la loro innocenza; e può anche la sua testimonianza preponderare alle accuse dei loro nemici (Cod. Teod. T. IV. p. 489) che gli accusano d'aver oppresso le Curie. La connessione, ch'ebbe Taziano con gli Arriani, quando fu Prefetto d'Egitto (an. 373), fa inclinare il Tillemont a credere, che fosse reo d'ogni delitto. Hist. des Emp. Tom. V. p. 360 Mem. Eccl. Tom. VI. p. 589.

1

Aletto, invidiosa della pubblica felicità, convoca un concilio infernale, Megera le raccomanda Ruffino suo allievo e l'eccita a far del male ec. Ma v'è tanta differenza fra la furia di Claudiano e quella di Virgilio, quanta n'è fra i caratteri di Turno e di Ruffino.

2

Egli è evidente (Tillemont Hist. des Emp. Tom. V. p. 770), quantunque il de Marca si vergogni di tal compatriota, che Ruffino era nato in Elusa, Metropoli della Novempopulania, ora piccolo villaggio della Guascogna: Danville Notic. de l'anc. Gaul. p. 289.

3

Filostorg. l. XI, c. III. colle Dissertazioni del Gotofred. p. 440.

4

Un passo di Suida esprime la sua profonda dissimulazione; Βαθυγνωμων αυθρωπος και κρυψὶνος; uomo taciturno e cupo.

5

Zosimo l. IV. p. 272, 273.

6

Zosimo, che descrive la caduta di Taziano e del suo figlio (l. V. p. 273, 274), asserisce la loro innocenza; e può anche la sua testimonianza preponderare alle accuse dei loro nemici (Cod. Teod. T. IV. p. 489) che gli accusano d'aver oppresso le Curie. La connessione, ch'ebbe Taziano con gli Arriani, quando fu Prefetto d'Egitto (an. 373), fa inclinare il Tillemont a credere, che fosse reo d'ogni delitto. Hist. des Emp. Tom. V. p. 360 Mem. Eccl. Tom. VI. p. 589.

7

Juvenum rorantia colla

Ante patrum vultus stricta cecidere securi.

Ibat grandaevus nato moriente superstes

Post trabeas exul

In Ruffin. I. 248.

I fatti di Zosimo spiegano le allusioni di Claudiano; ma i principali suoi interpreti non conoscevano la storia del quarto secolo. Io trovo coll'aiuto del Tillemont la fatal corda in un discorso di S. Asterio d'Amasca.

8

Quest'odiosa legge vien riferita e confermata da Arcadio (an. 396) nel codice Teodosiano lib. IX. Tit. XXXVIII. leg. 9. Il senso della medesima come viene spiegato da Claudiano (in Ruffin. I. 234) e dal Gotofredo (Tom. III p. 279), è perfettamente chiaro.

… Exscindere cives

Funditus, et nomen gentis delere laborat.

Gli scrupoli del Pagi e del Tillemont non posson nascere che dal loro zelo per la gloria di Teodosio.

9

Amonius… Ruffinum propriis manibus suscepit sacro fonte mundatum. Vedi Rosweyde Vit. Patrum p. 947. Sozomeno (l. VIII c. 17) fa menzione della Chiesa e del Monastero, ed il Tillemont (Mem. Eccl. Tom. IX. p. 593) rammenta questo sinodo, in cui S. Gregorio Nisseno fece una cospicua figura.

10

Montesquieu (Espr. des Loix l. 12 c. 12) loda una legge di Teodosio indirizzata al Prefetto Ruffino (lib. IX. Tit. IV. leg. unic.) per incoraggiare l'accusa delle parole contro il Principe o contro la Religione. Una legge tirannica prova l'esistenza della tirannia; ma un editto lodevole può solamente contenere le speciose proteste, o le inefficaci brame del Principe o dei suoi Ministri. Ho paura, che questo sia un giusto, sebbene mortificante, canone di critica.

11

… Fluctibus auri

Expleri ille calar nequit

· · · · · · · · · · · · · ·

Congestae cumulantur opes, orbisque rapinas

Accipit una domus…

Questo carattere (Claudian. in Ruffin. 2. 184-220) vien confermato da Girolamo, testimone disinteressato (dedecus insatiabilis avaritiae Tom. I ad Heliodor. p. 26), da Zosimo (l. V. p. 286) e da Suida, che copiò l'istoria d'Eunapio.

12

… Caetera segnis;

Ad facinus velox; penitus regione remotas

Impiger ire vias…

Quest'allusione di Claudiano (in Rufin., I. 241.) parimente si spiega dalla circostanziata narrazione di Zosimo, lib. V. p. 288.

13

Zosimo (l. IV. 243.) loda il valore, la prudenza, e l'integrità di Bautone Franco. Vedi Tillemont, Hist. des Emp. T. V., p. 771.

14

Arsenio fuggì dal palazzo di Costantinopoli, e passò cinquantacinque anni in rigida penitenza ne' monasteri dell'Egitto. Vedi Tillemont, Mem. Eccles. Tom. XIV, p. 676., e 702, e Fleury, Hist. Eccles. Tom. V. p. 1, etc. Ma quest'ultimo per mancanza di autentici materiali ha creduto troppo alla leggenda del Metafraste.

15

Quest'istoria

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<p>311</p>

Giornandes, de reb. Getic. c. 30 p. 654.