Storia della decadenza e rovina dell'impero romano, volume 6. Edward Gibbon
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Zosimo (l. V p. 290), Orosio.(l. VII. c. 37) e la cronica di Marcellino, Claudiano (
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Stilicone o direttamente o indirettamente forma il tema perpetuo di Claudiano. La gioventù e la vita privata dell'Eroe vengono senza connessione espresse nel poema, che fece sul primo suo consolato 35-140.
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Claudiano, in un poema imperfetto, fa un bello, e forse adulante ritratto di Serena. Questa favorita nipote di Teodosio era nata, come la sua sorella Termanzia, in Ispagna, di dove nella più tenera lor gioventù erano state onorevolmente condotte al palazzo di Costantinopoli.
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Si potrebbe aver qualche dubbio, se quest'adozione fosse legale, o solo metaforica (Vedi du Cange
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Claudiano (
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I bei versi di Claudiano (
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Un Generale moderno stimerebbe la lor sommissione o un eroico patriottismo o un'abbietta servitù.
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Si confronti il poema sul primo Consolato (I. 95-115). coll'altro intitolato
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… Quem fratribus ipse
Discendens, clypeumque defensoremque dedisti.
Pure tal deputazione fu privata (
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La legge Romana distingue due sorte di
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Vedi Claudiano (I,
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I.
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… Tantoque remoto
Principe, mutatas orbis non sensit habenas.
Quest'alta lode (I.
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La marcia di Stilicone e la morte di Ruffino son descritte da Claudiano (
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La sezione di Ruffino, che Claudiano eseguisce con la cruda freschezza d'un anatomico (
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Il pagano Zosimo fa menzione del santuario e del pellegrinaggio di esse. Silvania, sorella di Ruffino, che passò la sua vita in Gerusalemme, è celebre nell'istoria Monastica. Primieramente la studiosa vergine avea diligentemente ed anche più volte letti i Commentatori della Bibbia, come Origene, Gregorio, Basilio ec., le opere de' quali ascendevano a cinque milioni di versi. In secondo luogo all'età di sessant'anni potea vantarsi di non essersi mai lavata le mani, la faccia, o alcun'altra parte di tutto il suo corpo, eccettuate le punte delle dita per ricever la Comunione. Vedi
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Si veda il bell'esordio di quest'invettiva contro Ruffino, che si discute curiosamente dal Bayle
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Vedi
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Vedi Claudiano (I.
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Claudiano dirige il Consolato dell'Eunuco Eutropio ad una riflessione nazionale (l. II. 134).
… Plaudentem cerne Senatum
Et Byzantinos Proceres, Grajosque Quirites
O patribus plebes, o digni consule patres.
Egli è curioso d'osservare i primi sintomi della gelosia e dello scisma fra l'antica e la nuova Roma, fra i Greci ed i Latini.
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Può Claudiano aver esagerato i vizi di Gildone; ma la Mauritana di lui origine, le sue notorie azioni, e le querele di S. Agostino possono giustificar lo invettive del Poeta. Il Baronio (
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Instat terribilis vivis, morientibus haeres,
Virginibus raptor, thalamis obscenus adulter.
Nulla quies: oritur praeda cessante libido,
Divitibusque dies, et nox metuenda maritis.
… Mauris clarissima quaeque
Fastidita datur…
Il Baronio condanna tanto più severamente la licenziosità di Gildone, che la moglie, la figlia e la sorella di esso erano esempi di perfetta castità. Una legge Imperiale raffrena gli adulterj dei soldati Affricani.
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Simmaco (
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Claudiano delicatamente spiega questi lamenti di Simmaco in un discorso della Dea di Roma avanti al trono di Giove (
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Vedi Claudiano
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Egli era d'età matura, poichè antecedentemente (an. 373) avea militato con Firmo suo fratello (Ammiano XXIX. 5). Claudiano, che conosceva la Corte di Milano si fermò nelle ingiurie piuttosto che ne' meriti di Mascezel (