Moon Dance. Amy Blankenship

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Moon Dance - Amy Blankenship Legami Di Sangue

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che quel lavoro diventasse il più breve della storia.

      â€œA domani sera, allora.” Devon le aprì la porta quando lei avanzò lentamente. “Alle sette.”.

      La vide correre via e la lasciò andare perché sapeva di poterla prendere se fosse andata troppo lontano. Chiuse la porta dell’ufficio e si girò verso il monitor per vederla farsi strada ai margini della pista da ballo, verso le scale. I suoi occhi si strinsero quando uno dei tipi di prima le afferrò un braccio per attirare la sua attenzione. Devon fece per dirigersi verso la porta, ma Kat entrò prima che lui potesse seguire Envy.

      â€œQuella ragazza con il taser...” cominciò Kat, ma fu interrotta dallo sguardo di suo fratello.

      â€œSi chiama Envy e domani sera le farai da guida, l’ho appena assunta come barista.”. Devon incrociò le braccia sul petto, appoggiandosi al bordo della scrivania.

      â€œMetti via gli artigli.” Kat inclinò la testa quando Devon guardò di nuovo il monitor e s’irrigidì. Seguendo il suo sguardo, sogghignò vedendo Jason ed Envy al centro dello schermo. “Oh oh, ha un sacco di ammiratori stasera.” Sapeva che non era così, ma voleva vedere la reazione di Devon. Ebbe la sua risposta quando la plastica sottile dello schienale della sedia si ruppe nel punto in cui lui stava stringendo un po’ troppo forte.

      Devon guardò Kat “Perché sei venuta nel mio ufficio?”

      Kat gli sorrise, ci sarebbe stato da divertirsi. Avanzò ed indicò lo schermo “Questo tipo si chiama Jason Fox e ho passato un po’ di tempo a chiacchierare con lui al bar, prima che arrivassero i suoi due amici.”.

      Devon alzò un sopracciglio verso sua sorella, aspettando che arrivasse al punto.

      â€œJason è quello che l’ha chiamata per farla venire al club. In realtà l’aveva invitata ad uscire.”. Kat sogghignò quando la sedia si ruppe definitivamente tra le mani di Devon. “Non so cosa lei gli abbia detto, ma Jason le ha risposto ‘Allora perché diavolo Trevor sta limonando con un’altra?’”

      â€œQuindi è per lui che è venuta qui.” disse Devon, strascicando le parole e lasciando cadere il pezzo di plastica sulla scrivania. “Sono sicuro che vuoi andare a parare da qualche parte.”.

      â€œSì, ma è così divertente vedere come ti agiti.” Kat decise di proseguire con il suo racconto quando lui le lanciò la sua famosa occhiataccia. Un giorno avrebbe sicuramente comprato i diritti di quell’espressione. “Comunque, da quello che ho sentito, è stato tutto un inganno. Suo fratello le ha dato il taser, sapendo che era abbastanza pazza da usarlo contro il suo fidanzato bugiardo, ma la verità è che Trevor non la stava ingannando.”.

      â€œCosa?” brontolò Devon, non gli piaceva la piega di quella situazione.

      Kat passò i dieci minuti successivi a svelare a suo fratello i piccoli, sporchi segreti di tutti. Per puro divertimento, menzionò anche il fatto che Jason aveva una cotta per Envy da molto tempo.

      Capitolo 3

      Jason strinse Envy tra le braccia “Mi devi un ballo.”.

      Era contento che lei non fosse il tipo di persona da prendersela con chi le portava brutte notizie. Se non fosse stato per lui adesso avrebbe ancora un fidanzato, anche se era un bugiardo, ma alla fine era quello il motivo principale per cui l’aveva chiamata. “Mi dispiace.” le sussurrò all’orecchio, tirandola stretta a sé ed iniziando a muoversi al ritmo della musica.

      Envy alzò gli occhi, liberandolo dall’imbarazzo senza pensarci su. “Non devi dispiacerti.” Fece scorrere le proprie dita lungo la sua schiena, muovendosi con lui. “Sono di nuovo libera e ho anche trovato un nuovo lavoro.”.

      Sorrise guardandosi di nuovo intorno. “Questo posto è un po’ diverso dai club in cui ho lavorato, ma penso che sarà interessante.”.

      Jason rimase in silenzio per un attimo, sentendo strofinare sulla propria camicia il tessuto che copriva il seno di Envy, e si sentì eccitato. Era contento che lei non se ne accorgesse perché aveva la sensazione che, se lo avesse fatto, si sarebbe fermata.

      â€œVuoi venire ad arrampicarti sabato mattina?” mosse le mani sui fianchi di lei e poi li strinse.

      â€œArrampicarmi? Sarebbe divertente. È passato un po’ di tempo dall’ultima volta.”. Envy annuì, poi i suoi occhi si spalancarono quando Jason la tirò a sé e lei percepì qualcosa di lungo e duro premuto contro il proprio ventre. Deglutì quando i suoi occhi incontrarono quelli di lui.

      â€œDov’è Chad?” disse lei tutto d’un fiato, non era stata sua intenzione provocare quella reazione in lui. Jason era stato, ed era ancora, una delle persone che preferiva al mondo; l’ultima cosa che voleva fare era rovinare tutto andando a letto con lui. Gli voleva troppo bene per farlo.

      â€œL’ultima volta che l’ho visto stava portando fuori la spazzatura...” Jason sospirò quando lei si scostò da lui. Le mise le dita sotto il mento e la fece girare per guardarla negli occhi “Trevor non ti merita.”.

      â€œChad non lo ha arrestato sul serio, vero?” chiese Envy, afferrando Jason per la mano e conducendolo verso le scale. Aveva evitato l’argomento per anni e non lo avrebbe affrontato adesso, rovinando tutto.

      â€œNo, penso che il taser sia stato abbastanza... oltre che perdere te. Chad si è solo assicurato che ritrovasse la strada verso la sua auto.” sogghignò Jason. Salite le scale, notò che Chad era in piedi accanto alla porta ad aspettarli. Tenendo la mano di Envy nella sua, la condusse in quella direzione.

      Il senso di colpa stava facendo dolere il petto di Envy. Nel profondo non era una persona cattiva e quello che aveva fatto a Trevor era una cosa molto brutta. Si era sentita bene per un momento, ma adesso quel momento era passato. Tenne gli occhi bassi, vergognandosi persino di guardare suo fratello.

      Chad la guardò e capì che era ora di riportarla a casa. “Sei pronta?” le chiese, allontanandosi dal bar.

      â€œPosso portarla io a casa.” si offrì Jason, poi aggiunse velocemente “Se lei vuole restare un po’ con me.”.

      Chad vide una fiamma di speranza negli occhi di Jason e si chiese se stesse facendo la cosa giusta, o se stesse spingendo il suo migliore amico verso un fallimento. Sentì il telefono vibrare e lo prese “Aspetta un attimo.” Vedendo che era la centrale, si diresse verso la porta in modo da poter sentire più chiaramente.

      Envy si soffiò via la frangetta dagli occhi, sapendo che quella serata era stata già abbastanza strana, ed ebbe la sensazione che Chad fosse appena stato richiamato al lavoro. Lo vide infilare il telefono in tasca mentre tornava verso di loro.

      â€œTi va bene stare con Jason?” le chiese Chad. Quando lei annuì, le mise un dito sotto il mento. “Hai fatto la cosa giusta con Trevor, perciò su col morale. Probabilmente non sarò a casa prima di mattina, quindi non aspettarmi.”.

      Envy fece un lieve sorriso mentre lui se ne andava. Entrambi

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