Il Killer di Halloween. Блейк Пирс
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Lasciamo che sia una sorpresa, pensò, soffocando un sorriso sarcastico.
Sapeva che Ann Marie aveva visto dei cadaveri durante il proprio addestramento all’accademia, ma solo in contesti clinici, scientifici. Vedere un cadavere sulla scena di un crimine era un’esperienza del tutto diversa, a cui – Riley ne era piuttosto sicura – quell’apparente farfalla sociale non fosse pronta. Se la recluta non fosse stata in grado di gestirla, Riley sarebbe stata assolutamente felice di rispedirla immediatamente a Quantico.
Uscirono dall’auto e si diressero verso il tratto boscoso, delimitato da barriere e nastro della polizia. Riley fu contenta di vedere che una tenda era stata eretta in mezzo agli alberi, ovviamente per proteggere la scena del crimine. Un paio di poliziotti stavano di guardia proprio all’esterno della tenda.
Qui la polizia sa che cosa fare, pensò.
Riley ed Ann Marie esibirono i rispettivi distintivi, identificandosi con le sentinelle, poi passarono sotto il nastro ed entrarono nella tenda. L’interno era illuminato da un paio di lampade posate al suolo; vi si trovavano diversi uomini, un grosso buco con un cumulo di terreno ad un lato, e un cadavere coperto steso a terra.
Riley presentò se stessa e la giovane agente allo sceriffo della contea, Emory Wightman, e al capo coroner Mark Tyler, che stavano aspettando il loro arrivo. Lo sceriffo era un uomo di aspetto robusto, sulla quarantina, sebbene una grossa pancia indicasse che non fosse davvero in ottima forma. Il magro ed atletico coroner sembrava un po’ più vecchio. Entrambi gli uomini apparvero leggermente a disagio per un istante, poi Wightman infine chiese: “Immagino che vogliate ispezionare il corpo.”
“Non è una bella scena” Tyler commentò.
Wightman aggiunse: “Immagino che agenti come voi abbiano visto tanti …”
“Naturalmente” Riley lo interruppe.
Sospettava che la riluttanza dello sceriffo fosse dovuta al fatto che erano entrambe agenti donna, ma, anche se per la giovane partner avrebbe potuto essere diverso, Riley aveva visto abbastanza cadaveri da non essere intimorita dalla prospettiva.
Senza ulteriori esitazioni, Wightman sollevò gentilmente il lenzuolo.
La vista del cadavere sbalordì davvero Riley.
Il corpo era in un considerevole stato di decomposizione per essere rimasto sepolto per tanto tempo. Ma la cosa davvero strana era che la vittima indossava un costume da scheletro, un completo nero con delle ossa bianche disegnate sopra.
Uno scheletro vestito da scheletro, pensò.
Prima che Riley potesse fare delle domande, sentì Ann Marie emettere un grido acuto: ma non era un grido di angoscia.
“Oh, questo è davvero interessante!”
Il volto della giovane esprimeva un gradevole fascino, mentre era accovacciata accanto al cadavere. Si allungò per dare una migliore occhiata ai pezzetti di carne e capelli attaccati al nudo teschio umano.
Non era la reazione che Riley si era aspettata dalla giovane. Si chiese quali altre sorprese la nuova partner avesse in serbo per lei.
CAPITOLO CINQUE
Riley osservò con sorpresa Ann Marie scrutare attentamente e curiosamente il volto del cadavere. La testa della vittima era poco più che un cranio con della pelle essiccata attaccata. Rispecchiava misteriosamente la maschera da scheletro che completava il costume, che era stata rimossa e giaceva accanto al volto.
La giovane donna sembrava essere assolutamente abituata a questo genere di cose. Infatti, estrasse il proprio cellulare e cominciò a scattare delle foto del cadavere.
Riley era stupita.
Non sa che gli uomini qui hanno già scattato delle foto? si chiese.
Riley fu sul punto di dirle di fermarsi, ma non intendeva criticare Ann Marie proprio lì sulla scena del crimine con gli altri presenti che osservavano.
Ann Marie guardò il coroner e disse: “Non ho visto molti corpi in queste condizioni prima d’ora. Molti di quelli che ho visto erano … beh, più freschi, si potrebbe dire. Questo appartiene a una donna, vero?”
Tyler si limitò ad annuire in segno di risposta.
Ann Marie chiese: “Da quanto tempo crede che sia stata sepolta qui?”
Tyler fece leggermente spallucce. “È difficile da dire” le rispose. “Da qualche mese, direi. Avrò un’idea migliore dopo aver fatto un’autopsia.”
Lo Sceriffo Wightman aggiunse: “Siamo piuttosto sicuri che il nome della vittima sia Allison Hillis. È scomparsa poco più di un anno fa. Il coroner Tyler farà dei test per assicurarsi che questa sia la stessa persona. Ma Allison indossava esattamente questo tipo di costume quando è scomparsa.”
Ann Marie scosse il capo e schioccò la lingua.
“Che tristezza che sia finita in questo modo” disse. “Ma immagino che un anno sia un lungo periodo per scomparire. Difficile aspettarsi che qualcuno ne esca vivo dopo tutto quel tempo.”
Poi, scrutando di nuovo il viso, disse: “Ma c’è qualcosa d’insolito in lei. Non è stata solo sepolta un anno fa, subito dopo essere stata uccisa, vero?”
Tyler inclinò il capo con interesse.
“Perché dice questo?” chiese.
Scattando un primo piano della mano del cadavere, Ann Marie aggiunse: “Beh, non ho visto molti cadaveri riesumati, e quelli che ho visto sono usciti dalle bare, non direttamente dalla terra. E persino quelli che erano stati sepolti di recente sembravano molto più malmessi di questo, molto più decomposti, a dire il vero. La pelle è meglio conservata su questo, quasi come se fosse stata mummificata in un certo senso.”
“Sì, l’ho notato anch’io” Tyler osservò con interesse.
“Ho una piccola teoria, se non le spiace sentirla” Ann Marie disse.
Il coroner di mezza età si grattò i baffi e sorrise, con atteggiamento un pizzico provocante, pensò Riley.
“Mi piacerebbe sentirla” Tyler replicò.
Ann Marie disse: “Ecco, penso che potrebbe essere stata congelata per un po’ prima di essere sepolta qui. Il che potrebbe spiegare l’insolita preservazione.”
Indicando un punto sul collo, lei aggiunse: “Vedete quelle spaccature? A me sembrano danni da congelamento, non decomposizione normale.”
Tyler sgranò gli occhi con sorpresa.
“Beh, che io sia dannato” esclamò. “Stavo pensando praticamente la stessa cosa.”
Ella stessa un po’ provocante, Ann Marie gli fece l’occhiolino e disse: “Beh, sa cosa dicono sulle grandi menti.”
Tyler strizzò gli occhi con curiosità. Le disse: “Ehi, ha detto che il suo cognome è Esmer?”
Ann Marie annuì.
Tyler chiese: “Per caso è imparentata con Sebastian Esmer di