Svelare Il Re Dei Fae. Brenda Trim

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Svelare Il Re Dei Fae - Brenda Trim

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ma che si fece velocemente appassionato. La ragazza gemette ed inarcò la schiena, esprimendo ciò che le faceva provare il fervore della lingua di lui. Nel fare ciò premette il sedere contro ai fianchi di Daine, ed il seno contro al petto di Ryker.

      Quando diverse mani le accarezzarono i fianchi e la schiena, Maurelle si dimenticò delle questioni urgenti, concedendosi di godere dei propri compagni. Ryker era stato l’unico ad aver espresso il desiderio di volerla rivendicare, ma anche gli altri appartenevano a lei.

      Capitolo Tre

      “Il Preside ci ha dato il permesso di riprendere le lezioni nella grotta sotterranea, grazie ad alcuni dei vostri compagni di classe” annunciò il Professor Desirata agitando appena le mani. L’acqua gli si raccolse nel palmo, ed indirizzò qualche gocciolina verso la libreria a muro.

      Come l’ultima volta in cui Ryker aveva scoperto l’ingresso, una nebbiolina formò un rettangolo che si librò nell’aria prima di ricadere sul legno della mensola. Un secondo più tardi una luce verde acqua venne irradiata dalla medesima posizione.

      Il Professore si allungò verso il barattolo brillante e lo rimosse dalla mensola. I ripiani scivolarono immediatamente, rivelando l’apertura. Il corridoio esposto era ancora stretto ed il pavimento del passaggio era ancora di terra, mentre i muri erano levigati dalla pietra, ma quella volta delle torce affisse a dei sostegni illuminavano il percorso.

      L’ultima volta in cui Ryker era entrato in quel passaggio era buio pesto e non sembrava rappresentare un presagio favorevole. In quel momento invece la situazione era carica di entusiasmo da parte degli studenti, energia che raggiunse anche Ryker, rendendolo ansioso di vedere che aspetto avesse la grotta dopo il suo intervento. Si ricordò di aver prosciugato il lago per rimuovere l’oggetto oscuro che stava infettando l’area e che minacciava di trasformare tutti gli occupanti del campus in spettri.

      Quando Ryker aveva attraversato il portale la volta precedente gli erano venuti i brividi. Quella volta invece si rese conto a malapena di essere entrato in contatto con una barriera magica. Guardò gli altri studenti sfregarsi le braccia e guardarsi attorno. L’identità nel suo petto si stava facendo sempre più forte con ogni giorno che passava. Indubbiamente era stato il potere reale a fare in modo che Ryker attraversasse il portale senza farci nemmeno caso. Il ragazzo era collegato intrinsecamente con tutto quanto di magico nel reame.

      Percorsero la medesima strada, e Ryker apprese felicemente che le torce proseguivano ad illuminare il tragitto. Questa volta non rimasero però al buio quando svoltarono l’angolo. Ryker trasalì allo stesso modo degli studenti quando si ritrovarono in un’ampia caverna.

      Non aveva affatto lo stesso aspetto di quando vi si era recato il ragazzo. Ovviamente questi aveva impiegato tutte le proprie energie nell’eliminazione dell’oggetto oscuro, quindi non si era nemmeno accorto della trasformazione che l’area aveva subito dopo la distruzione dello stesso.

      La grotta era illuminata da esseri magici, ed il lago era circondato da diversi alberi floridi e sottobosco. I fiori sbocciati diffondevano una gradevole fragranza nell’aria. L’acqua azzurra lambiva dolcemente la spiaggia circa a cinque metri più in là.

      Il ragazzo guardò Daine, il quale rispose con un’alzata di spalle. Nell’atmosfera aleggiava la magia dell’acqua in forma cruda ed elementale. Ricaricava Ryker, galvanizzandolo. Il modo in cui l’energia alimentava la sua identità, celata dalla magia della Peridun, gli faceva venire le vertigini. Era un’esperienza molto intensa.

      “Ma che figata” commentò Tani quando si voltò su sé stessa guardandosi intorno a bocca aperta. La femmina snella aveva le ali viola ed i capelli lilla.

      “Perché non siamo mai stati qui giù?” domandò Andris. Ryker aveva percepito il potere di Andris la prima volta in cui l’aveva incontrato, due anni prima. Questi non era diventato uno zombie a causa della pozione nel cibo, come era successo alla maggior parte degli studenti. Si trattava della prima cosa che sperava di cambiare. Quella merda doveva finire.

      Il sorriso sul volto di Desirata era il più raggiante che Ryker aveva visto in viso al Professore. Era chiaro che trovarsi in quel luogo infondesse gioia all’insegnante. “Perché prima dell’anno scorso l’area era inquinata dalla Magia Nera. Le ninfe dell’acqua hanno sempre considerato questo luogo il loro santuario. Poco dopo la morte del Re sono però scappate, abbandonando questo lago”.

      Ryker inclinò il capo di lato. Erano assenti da così tanto a lungo? Aveva senso, considerata la desolazione che aveva trovato quand’era stato al lago. “Che cosa le ha fatte tornare?”

      Il Professore si voltò verso Ryker. “Qualcuno ha usato la magia per eliminare l’Oggetto Oscuro, e ciò ha dato loro speranza. Almeno, è la mia spiegazione migliore”.

      “Intende che il Re è tornato?” s’intromise Tani quando si avvicinò al Professore. Il cuore di Ryker accelerò, e per poco non gli infranse la cassa toracica. Di sicuro nessuno lo sapeva per certo.

      Il ragazzo si guardò attorno, assimilando la scena e cercando di comportarsi come un bimbo di sei anni che entrava per la prima volta in un negozio di caramelle. Quando Daine gli diede un buffetto sulla spalla dedusse che non stava interpretando alla perfezione tale ruolo.

      “No. Se ci fosse un nuovo Re avrebbe fatto un annuncio” negò il Professore. “Non credete alle voci di corridoio”.

      “Ma allora chi ha purificato l’area?” insistette Tani. Era come un cane con un osso. Lascia stare, cazzo.

      “Qualche Fae molto talentuoso. Nessuno lo sa per certo. Credo si tratti di qualche studente. Non molti rischierebbero di esaurire tutti i propri poteri. Deve essere qualcuno disposto a correre un rischio simile” li informò Desirata. Il Professore restò con le mani sui fianchi quando prese un respiro profondo e chiuse gli occhi.

      Desirata riaprì gli occhi e batté le mani una volta. “È bello tornare qui dopo anni in cui non ci insegnavo più. Vediamo come ve la cavate con il trasferire l’acqua nei barattoli. L’energia sarà più potente, e quindi più difficile da controllare. Dovrete impiegare tutti i vostri mezzi per ottenere il risultato desiderato”.

      “Dovrebbe essere divertente” disse Daine a Ryker quando si diressero verso il bacino d’acqua.

      Accanto a loro, Ryker udì Andris chiedere a uno dei suoi amici se vedevano una ninfa. Ryker non aveva mai incontrato una ninfa, e non poteva negare di esserne incuriosito. “Pensi che siano esperte come si dice nelle storie?” domandò Andris all’amico.

      Daine ridacchiò e scelse un barattolo dal tavolo. “Che cos’ha appena detto il Professore? Non potete credere a ciò che sentite. Direi che non siano diverse dalle altre”.

      “Ma non lo sai per sicuro. Preferisco credere che diverse femmine lussuriose emergeranno dall’acqua e mi imploreranno di portarle a letto” ribatté Andris prima di avanzare oltre ai due.

      Ryker non poté non scoppiare a ridere a tale affermazione. Era così che avrebbe dovuto trascorrere il proprio tempo all’Accademia. Avrebbe dovuto concentrarsi sullo studio e portarsi a letto delle bellissime donne. Non che ne desiderasse altre oltre a Maurelle.

      Era attratto in modo istantaneo da Maurelle, e ciò era innegabile. Lei era il suo tutto. Mai prima di quel momento si era immaginato che una femmina potesse significare così tanto per lui. E non era solo lei. Ryker condivideva un forte legame anche con i propri amici più cari, oltre alla relazione che intratteneva con Maurelle.

      Inizialmente

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