La Sua Omega Insolente. Kristen Strassel

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La Sua Omega Insolente - Kristen Strassel

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quando aveva mandato la sorella della Regina in questa missione? Soprattutto lei. Come potevo fare il mio lavoro quando lei era così determinata a sfidarmi?

      «Il sole è sorto» intervenne Cassian, suonando scocciato quasi quanto me. «Dovremmo muoverci se vogliamo trovare un posto sicuro dove accamparci prima che faccia buio.»

      Le labbra di Tavia si piegarono in un sorriso sarcastico. «Sì. Dovremmo andare. Non mi piace perdere tempo.» Mi sfiorò, oltrepassandomi, e il suo familiare profumo speziato mi avvolse mentre si avvicinava al veicolo e si arrampicava per trovarsi un posto sul sedile posteriore.

      «Ciao, ragazzi» disse, salutando gli uomini sbalorditi e accigliati che erano stati scelti per la missione. Si lasciò cadere tra due enormi beta mentre Charolet la seguiva. E poi guardò nella nostra direzione, lanciandomi un sorrisetto di circostanza.

      «Porca puttana» mormorai.

      «Sì» concordò Cassian. «Porca puttana. Non sarei nemmeno qui se tu avessi fatto il tuo lavoro.»

      «Il mio lavoro?» sbottai. «E qual era esattamente il mio lavoro?»

      «Eri a capo delle Badlands.»

      «E cosa pensi che significhi esattamente?»

      Cassian mi fulminò. «Erano sotto la tua autorità. Se qualcosa non andava, laggiù, avresti dovuto segnalarlo.»

      Annuii, guardando oltre le porte della città verso il deserto polveroso e fatiscente. «Segnalarlo. Avrebbe fatto qualche differenza, per qualcuno di voi, se fossi venuto al Consiglio e avessi detto che alcuni degli omega erano scomparsi?»

      Cassian non rispose.

      «Il Re avrebbe inviato delle squadre di ricerca? Avresti riunito l’esercito occidentale e lo avresti mandato in avanscoperta? Per gli omega? E che mi dici di Solen ed Evander? Nessuno dei due avrebbe alzato un fottuto dito per aiutarli.»

      Ancora nessuna risposta.

      Mi voltai di nuovo verso di lui. «Vedi, mi sembra che tutti voi stronzi vi stiate dimenticando che fino a quando il Re non si è accoppiato con Zelene, a nessuno importava nulla degli omega. E ora che la legge è cambiata, state tutti cercando qualcuno a cui dare la colpa. Questa è la parte di merda che nessuno di voi è pronto ad accettare. Tutti noi li abbiamo delusi. Tutti noi abbiamo fallito.» Salii dietro il volante e avviai il motore elettrico. Attesi che Cassian si sedesse accanto a me, quindi partii verso il deserto vuoto oltre le Badlands.

      Lasciavo che tutti mi dessero la colpa. Era quello che facevo anch’io.

      La verità era che avremmo pagato tutti per quello che avevamo fatto al nostro branco.

      Quattro

      Tavia

      Peperina. Quella parola mi era rimasta nella testa. Era meglio che Dagger mi gestisse con la stessa cura che riservava a uno dei fuochi d’artificio che i Reali adoravano far esplodere sopra il castello quando volevano che tutti sapessero delle loro vittorie in guerra. Ero altrettanto pericolosa e imprevedibile.

      Lo sorpresi a lanciarmi più di un’occhiata nello specchietto retrovisore mentre guidava, e ricordai a me stessa che non potevo lasciarmi prendere alla sprovvista. Osservare ogni sua mossa era solo una parte del motivo per cui ero lì. Più di ogni altra cosa, avevo giurato di salvare la mia gente. Ma per ora, mi sarei accontentata di osservarlo.

      I suoi capelli scuri mossi dalla brezza calda. Il modo in cui le sue spalle si flettevano e si tendevano sotto l’uniforme di pelle. Come poteva un uomo così orribile essere così attraente? Forse aveva un uccello minuscolo e il suo aspetto rimediava a quella mancanza. Si spostò sul sedile, e gli spessi muscoli del suo collo si fletterono, facendomi seccare la bocca.

      No, non ero per niente distratta. Colsi il riflesso del suo sorrisetto nello specchio, chiara indicazione che l’aveva notato, e spostai lo sguardo verso il finestrino.

      Nient’altro che deserto circondava la nostra carovana, che era composta da pochi veicoli. Sua Maestà aveva insistito per mandare i suoi uomini migliori. Era così che Cassian era stato coinvolto in tutta quella storia. L’esercito occidentale da lui comandato era composto principalmente da beta e Alfa più giovani, che godevano degli stessi privilegi concessi a tutti i residenti di Luxoria. Ora il loro capo veniva punito per l’inettitudine di Dagger.

      Feci il punto sugli uomini nel veicolo con me. Non li conoscevo per nome, e non sapevo se erano i bravi soldati che il Re credeva che fossero. Dovevo fidarmi dei Reali, qualcosa che non mi veniva facilmente.

      Charolet mi mise una mano sulla spalla.

      «Sai dove stiamo andando?» mi sussurrò all’orecchio.

      Gli omega non avevano mai potuto godere di un’istruzione formale. Avevamo imparato a leggere a lume di candela, bisbigliando, su testi dimenticati da tempo. Qualsiasi abilità che non avesse lo scopo di adempiere ai nostri doveri verso il regno proveniva dalla scuola della vita. Ma tutti quelli che conoscevo sognavano che un giorno avremmo avuto delle opportunità. Volevamo essere pronti quando sarebbero arrivate.

      Tuttavia, non avevo idea che il deserto fosse così grande. Così desolato. Il mio mondo non era mai andato oltre i confini delle Badlands e di Luxoria, per una questione di sopravvivenza.

      Scuotendo la testa quanto bastava per rispondere a Charolet, mi sporsi in avanti. In quel modo, Dagger non avrebbe potuto incontrare il mio sguardo senza far capottare il veicolo nella sabbia, ma sentii comunque il suo disappunto.

      «Hai idea di dove stiamo andando?» chiesi.

      Cassian ridacchiò. Avrei voluto che guidasse lui quella missione, invece di Dagger. Nessuno era sparito dai Confini Occidentali.

      «Certo che sì.» La sua risposta aveva lo scopo di mettermi a mio agio, o di rimettermi al mio posto. Invece, mi fece arrabbiare.

      «Da quanto tempo sapevi quale fosse il luogo dove gli umani conducevano gli esperimenti sugli omega?»

      Le sue dita si strinsero sul volante. «Non conosco l’ubicazione dei laboratori. So solo dove si trova la città. Una volta che saremo lì, useremo le informazioni che abbiamo raccolto...»

      «Quindi sapevi fin dall’inizio cosa stava succedendo.» La mia mascella era così tesa che temetti di spezzarne l’osso. «E hai ignorato le nostre denunce. Le nostre richieste di aiuto.»

      Dagger inchiodò di colpo e, in una nuvola di polvere, la nostra macchina si staccò dalla fila degli altri veicoli. Meno male che non eravamo in testa al gruppo. I Reali, anche quando ricoprivano un ruolo militare, lasciavano che fossero i soldati beta a schierarsi sulle linee del fronte. Gli Alfa Reali non si muovevano mai senza protezione, anche se potevano schiacciare i loro nemici con uno schiocco delle dita. Le macchine dietro di noi seguirono il nostro esempio, e per miracolo Dagger non causò un incidente.

      Si voltò a guardarmi. «Ho fatto rapporto su ogni incidente, Tavia.» Nessun nomignolo carino, questa volta. «È stato solo quando la Regina ha reso questo problema una priorità che è stata organizzata una missione.»

      «Gli umani useranno la vostra tecnologia contro di voi.» Il cuore mi batteva

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