Storia dei musulmani di Sicilia, vol. II. Amari Michele

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324

Veggasi il Lib. II, cap. XI, pag. 440 e 458, seg.

325

Probabilmente eran di questi drappelli i Musulmani che insieme coi Napoletani uccisero trenta cittadini di Capua l'anno novecento cinque. Veggasi Chronicon Sancti Benedicti, presso Pertz, Scriptores, ec., tomo III, p. 206.

326

Liutprando, Antapodesis, lib. II, cap. XLIV, XLV.

327

Veggasi il primo Vol., p. 113.

328

Munitiones, dice Liutprando; turres, il monaco Benedetto di Sant'Andrea.

329

Liutprando, l. c.

330

Chronicon comitum Capuæ, presso Pertz, Scriptores, ec., tomo III, p. 208.

331

Chronica Sancti Benedicti, presso Pertz, stesso volume, p. 206. Probabilmente vuol dire dei Longobardi di Capua e Benevento e dei Napoletani.

332

Leo Ostiensis, lib. I, cap. L.

333

Op. cit., cap. LII.

334

Il diploma di Gregorio duca di Napoli tratta anco di altri patti internazionali con Benevento, come per esempio le leggi secondo le quali giudicarsi le liti tra sudditi dei due Stati. È dato la 14ª indizione, e trascritto in un diploma del duca di Napoli Giovanni, presso Pratilli, Historia Principum Langobardorum, tomo III, p. 228.

335

Oggi Manfredonia.

336

Chronicon comitum Capuæ, l. c. Questo Alliku è quel che la cronica dice califo degli Agareni di Traietto e Garigliano.

337

Ibidem.

338

Chronicon Vulturnense, presso Muratori, Rerum Italicarum Scriptores, tomo I, parte II, p. 418. La cronica dice avvenuto questo fatto verso il 916.

339

Chronicon Farfense, presso Muratori, Rerum Italicarum Scriptores, tomo II, parte II, p. 454.

340

Benedicti Sancti Andreæ monachi Chronicon, cap. XXVII, presso Pertz, Scriptores, ec., tomo III, p. 713.

341

Liutprando, op. cit., lib. II, cap. XLIV, XLV.

342

El-mugawer in arabico significa scorridore, o, come or dicesi, guerrigliero.

343

Liutprando, ibid., cap. XLIX, L.

344

Civitatis vetustate consumpta, (il monaco Benedetto non è scrupoloso in fatto di concordanze) nomine Tribulana.

345

Benedicti Sancti Andreæ monachi, op. cit., cap. XXIX.

346

Si confrontino: Liutprando, Antapodesis, lib. II, cap. XLIX e LIV, presso Pertz, Scriptores, ec., tomo III, p. 297, 298; Chronicon comitum Capuæ presso Pertz, stesso vol., p. 208; Annales Cassinatenses, ibid., p. 171; Annales Beneventani, ibid., p. 174; Chronicon Benedicti Sancti Andreæ etc., ibid., p. 713, 714; Chronicon Farfense, presso Muratori, Rerum Italicarum Scriptores, tomo II, parte II, p. 455; Chronicon Pisanum, presso Muratori, ibid., tomo VI, p. 107, seg., an. 917; Lapo Protospatario, presso Pertz, Scriptores, ec., tomo V, p. 53; Marangone, nell'Archivio Storico Italiano, tomo VI, parte II, pag. 4, an. 907; Leonis Ostiensis, lib. I, cap. LII. Le autorità principali sono Liutprando e Benedetto di Sant'Andrea, contemporanei; e Leone d'Ostia, ch'ebbe alle mani ricordi contemporanei. La data varia; ma si determina con l'incoronamento di Berengario.

347

I fatti de' Musulmani di Frassineto sono stati con molta critica ricercati e lucidamente esposti da M. Reinaud nell'opera: Invasions des Sarrazins en France etc., parte III.

348

Si vegga il lib. II, cap. XI.

349

Si vegga il capitolo precedente.

350

Cedreno, ediz. Niebuhr, tomo II, p. 355, 356.

351

Su gli stanziali ed eunuchi slavi comperati dai principi musulmani in cotesti tempi, si vegga Reinaud, Invasions des Sarrazins en France etc., parte IV, pag. 233, seg. – I nostri antichi non son mica esenti di biasimo nel commercio degli schiavi. Nell'ottavo secolo i Veneziani ne cavavano gran guadagno e ne teneano mercato anche a Roma. Il papa Zaccaria lo vietò nel 748. Veggasi Anastasio Bibliotecario presso Muratori, Rerum Italicarum Scriptores, tomo III, p. 164. Carlomagno riprese Adriano I nel 785 di tollerare questo scandalo; e il papa si scusò dicendo che lo faceano i Greci e i Longobardi. Veggasi Codex Carolinus, ediz. Gretser, epist. 75. Altri divieti simili ai Veneziani nell'887 e 960 sono notati dal Muratori, Annali d'Italia, 960.

352

Leonis imperatoris, Tactica, cap. XVIII, presso Meursius, Opera, tomo IV, e versione francese di Maizeroi.

353

Su questa promiscuità di schiatte che si menavano al mercato, veggansi le autorità allegate da M. Reinaud, op. cit., p. 235, 236.

354

Constantini Porphyrogeniti, De administrando imperio, cap. 29, 31, 49, 50. Si confronti con l'importante studio di Lelewel, Géographie du moyen age, Bruxelles 1852, tomo III, capitolo Slavia.

355

Con queste bande di schiavi, la più parte forse non Musulmani, si poteva eluder la legge che accorda quattro quinti della preda ai combattenti. Si vegga più innanzi l'aneddoto del bottino d'Oria.

356

Chronicon Cantabrigiense presso Di Gregorio, Rerum Arabicarum, p. 45, an. 6246 (1º settembre 917 a 31 agosto 918). Debbo qui accennare altre fazioni che si sono supposte. Il Rampoldi, Annali Musulmani, 919, 921 (tomo V, p. 148, 150), fa occupare da Salem-ibn-Râscid, emir di Sicilia, prima Lipari, pei vari luoghi sul Volturno e sul Garigliano; e lo fa combattere a capo d'Anzio contro Giovanni X. Quest'ultima è ripetizione gratuita del fatto del 916 del Garigliano. Il nome di Salem è tolto da Nowairi; quel di Lipari non so donde; il resto è accozzato di fantasia su qualche cenno degli annalisti italiani. Il Martorana, tomo I, p. 84, ed il Wenrich, lib. I, cap. XII, § 104, replicano cotesti fatti, citando Rampoldi, che ne dee rispondere veramente, e il Giannone, lib. VII, cap. IV; il quale non recò tutte quelle favole, ma confusamente vi accennò e v'aggiunse una novella banda saracena afforzatasi al Gargano. Così gli parve correggere la voce Garigliano e con essa l'anacronismo di Liutprando, Antapodesis, lib. II, cap. XLV.

Si legge nel Muratori, Annali d'Italia, e indi in quei che l'hanno compendiato o anche combattuto. Che nel 919 Landolfo e Atenolfo riportassero non poche vittorie sopra i Saraceni a i Greci. La sorgente è un passo della Cronica del monastero al Volturno, presso Muratori, Rerum Italicarum Scriptores, tomo I, parte II, p. 418, nel quale si fa quel vago cenno senza data, dopo un documento del 916. Ma il testo si riferisce in generale al regno di que' due principi, e però allude alle vittorie che riportarono contro i Musulmani del Garigliano il 916 e innanzi, e contro i Bizantini dopo il 920.

Finalmente le interpolazioni alla Cronaca della Cava e la falsa Cronica di Calabria, portano tanti scontri dei paesani coi Musulmani; di che il Martorana ha accettato alcuni e altri no.

357

Questo è dei nomi che i Musulmani solean porre agli schiavi.

358

In Calabria sola v'ha tre luoghi di tal nome.

359

Confrontinsi: Chronicon Cantabrigiense, l. c., an. 6432 (1º settembre 923 a 31 agosto

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