Il Libro di Urantia. Urantia Foundation

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Il Libro di Urantia - Urantia Foundation

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      12:4.7 (133.9) Dal punto di vista umano, lo spazio è nulla — negativo; esso esiste solo in rapporto a qualcosa di positivo e di non spaziale. Lo spazio tuttavia è reale. Esso contiene e condiziona il movimento. Esso pure si muove. I movimenti dello spazio si possono approssimativamente classificare come segue:

      12:4.8 (133.10) 1. Movimento primario — la respirazione dello spazio, il movimento dello spazio stesso.

      12:4.9 (133.11) 2. Movimento secondario — le oscillazioni in senso alternato dei livelli di spazio successivi.

      12:4.10 (133.12) 3. Movimenti relativi — relativi nel senso che non sono valutati prendendo come punto di riferimento il Paradiso. I movimenti primario e secondario sono assoluti, sono movimento in rapporto al Paradiso immobile.

      12:4.11 (133.13) 4. Movimento compensativo o correlativo destinato a coordinare tutti gli altri movimenti.

      12:4.12 (134.1) L’attuale relazione del vostro sole con i suoi pianeti associati, pur rivelando molti movimenti relativi ed assoluti nello spazio, tende a produrre l’impressione sui vostri astronomi che li osservano che voi siate comparativamente stazionari nello spazio, e che gli ammassi e le correnti stellari che vi circondano siano impegnati in una fuga verso l’esterno a velocità sempre crescenti via via che i vostri calcoli si estendono allo spazio più esterno. Ma non è così. Voi non riuscite a riconoscere l’attuale espansione uniforme verso l’esterno delle creazioni fisiche di tutto lo spazio penetrato. La vostra stessa creazione locale (Nebadon) partecipa a questo movimento di espansione universale verso l’esterno. Gli interi sette superuniversi partecipano ai cicli di due miliardi di anni di respirazione dello spazio assieme alle regioni esterne dell’universo maestro.

      12:4.13 (134.2) Quando gli universi si espandono e si contraggono, le masse materiali dello spazio penetrato si muovono alternativamente con e contro l’attrazione di gravità del Paradiso. Il lavoro compiuto nello spostamento della massa d’energia materiale della creazione è lavoro dello spazio ma non lavoro del potere-energia.

      12:4.14 (134.3) Benché le vostre stime spettroscopiche delle velocità astronomiche siano abbastanza attendibili quando sono applicate ai regni stellari appartenenti al vostro superuniverso ed ai suoi superuniversi associati, tali calcoli sono del tutto inaffidabili se riferiti ai regni dello spazio esterno. Le linee dello spettro si spostano dal normale verso il violetto per una stella che si avvicina; similmente queste linee si spostano verso il rosso quando una stella si allontana. Molte influenze intervengono a determinare l’impressione che la velocità di recessione degli universi esterni aumenti in misura di oltre centosessanta chilometri il secondo per ogni milione di anni luce che si aggiungono alla sua distanza. Con questo metodo di calcolo, a seguito del perfezionamento di telescopi più potenti, sembrerà che questi sistemi stellari molto lontani siano in fuga da questa parte dell’universo alla velocità incredibile di circa quarantottomila chilometri il secondo. Ma questa apparente velocità di recessione non è reale; essa risulta da numerosi fattori erronei comprendenti angoli d’osservazione ed altre distorsioni del tempo-spazio.

      12:4.15 (134.4) Tuttavia, la più grande di tutte queste distorsioni deriva dal fatto che gl’immensi universi dello spazio esterno situati nei regni vicini ai domini dei sette superuniversi sembrano effettuare la loro rivoluzione in direzione opposta a quella del grande universo. In altre parole, queste miriadi di nebulose, con i soli e le sfere che li accompagnano, stanno attualmente girando attorno alla creazione centrale in senso orario. I sette superuniversi girano attorno al Paradiso in senso antiorario. Sembra che il secondo universo esterno di galassie, come i sette superuniversi, giri attorno al Paradiso in senso antiorario. E gli osservatori astronomici di Uversa pensano d’individuare prove di movimenti di rivoluzione in una terza cintura esterna di spazio molto lontana che stanno cominciando a manifestare tendenze direzionali con andamento in senso orario.

      12:4.16 (134.5) È probabile che queste direzioni alternate delle processioni spaziali successive degli universi abbiano a che fare con la tecnica di gravità universale impiegata dall’Assoluto Universale all’interno dell’universo maestro, che consiste in una coordinazione di forze ed in un bilanciamento delle tensioni spaziali. Il movimento, così come lo spazio, è un complemento o un equilibratore della gravità.

      12:5.1 (134.6) Come lo spazio, il tempo è un dono del Paradiso, ma non nello stesso senso, solo indirettamente. Il tempo esiste in virtù del movimento e perché la mente è per natura conscia della sequenzialità. Dal punto di vista pratico il movimento è essenziale per il tempo, ma non c’è alcuna unità di tempo universale basata sul movimento, ad eccezione del fatto che il giorno standard del Paradiso-Havona è riconosciuto come tale arbitrariamente. La totalità della respirazione dello spazio distrugge il suo valore locale come sorgente di tempo.

      12:5.2 (135.1) Lo spazio non è infinito, sebbene tragga origine dal Paradiso; non è assoluto, perché è pervaso dall’Assoluto Non Qualificato. Noi non conosciamo i limiti assoluti dello spazio, ma sappiamo che l’assoluto del tempo è l’eternità.

      12:5.3 (135.2) Il tempo e lo spazio sono inseparabili soltanto nelle creazioni del tempo-spazio, i sette superuniversi. Lo spazio non temporale (spazio senza tempo) esiste teoricamente, ma il solo posto veramente non temporale è l’area del Paradiso. Il tempo non spaziale (tempo senza spazio) esiste nella mente al livello di funzione del Paradiso.

      12:5.4 (135.3) Le zone relativamente immobili di spazio mediano che sono a ridosso del Paradiso e che separano lo spazio penetrato da quello non penetrato sono le zone di transizione dal tempo all’eternità; da qui la necessità per i pellegrini del Paradiso di divenire incoscienti durante questo transito quando deve culminare nella cittadinanza del Paradiso. I visitatori coscienti del tempo possono andare in Paradiso senza entrare così nell’incoscienza del sonno, ma rimangono creature del tempo.

      12:5.5 (135.4) Le relazioni con il tempo non esistono senza il movimento nello spazio, ma la coscienza del tempo sì. La sequenzialità può rendere coscienti del tempo anche in assenza di movimento. La mente umana è meno condizionata dal tempo che dallo spazio a causa della natura intrinseca della mente. Anche durante i giorni della vita terrena nella carne, sebbene la mente umana sia rigidamente limitata dallo spazio, l’immaginazione creatrice dell’uomo è comparativamente libera dal tempo. Ma il tempo stesso non è geneticamente una qualità della mente.

      12:5.6 (135.5) Ci sono tre livelli differenti di cognizione del tempo:

      12:5.7 (135.6) 1. Tempo percepito dalla mente — coscienza di sequenza, di movimento e di un senso di durata.

      12:5.8 (135.7) 2. Tempo percepito dallo spirito — discernimento del movimento verso Dio e consapevolezza del movimento di ascesa verso livelli di crescente divinità.

      12:5.9 (135.8) 3. La personalità crea un senso unico del tempo mediante il discernimento della Realtà più una coscienza di presenza ed una consapevolezza di durata.

      12:5.10 (135.9) Gli animali non spirituali conoscono solo il passato e vivono nel presente. L’uomo abitato dallo spirito ha potere di previsione (intuizione); egli può visualizzare il futuro. Solo i comportamenti lungimiranti e progressivi sono personalmente reali. L’etica statica e la moralità tradizionale sono di poco superiori all’animalità. Nemmeno lo stoicismo è un ordine elevato di autorealizzazione. L’etica e la morale diventano veramente umane quando sono dinamiche e progressive, vibranti di realtà universale.

      12:5.11 (135.10) La personalità umana non è solo un elemento concomitante degli avvenimenti del tempo e dello spazio; la personalità umana può anche agire come causa cosmica di tali avvenimenti.

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