Il Libro di Urantia. Urantia Foundation

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Il Libro di Urantia - Urantia Foundation

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del Paradiso periferico questo spazio penetrato si estende orizzontalmente verso l’esterno attraverso il quarto livello di spazio ed oltre la periferia dell’universo maestro, ma quanto oltre non lo sappiamo.

      11:7.5 (124.6) Se voi immaginate un piano finito, ma inconcepibilmente grande, a forma di una V disposta ad angolo retto rispetto alle due superfici superiore ed inferiore del Paradiso, con la punta quasi tangente alla periferia del Paradiso, e poi visualizzate questo piano in rivoluzione ellittica attorno al Paradiso, la sua rivoluzione delineerebbe press’a poco il volume dello spazio penetrato.

      11:7.6 (124.7) Questo spazio orizzontale ha un limite inferiore ed uno superiore in relazione ad ogni determinata posizione negli universi. Se si potesse andare abbastanza lontano ad angolo retto dal piano di Orvonton, sia verso l’alto sia verso il basso, s’incontrerebbe alla fine il limite superiore o quello inferiore dello spazio penetrato. All’interno delle dimensioni conosciute dell’universo maestro questi limiti si allontanano sempre più uno dall’altro via via che aumenta la distanza dal Paradiso. Lo spazio aumenta di spessore, e lo fa un po’ più velocemente del piano della creazione, cioè degli universi.

      11:7.7 (125.1) Le zone relativamente quiete tra i livelli dello spazio, come quella che separa i sette superuniversi dal primo livello dello spazio esterno, sono enormi regioni ellittiche con attività spaziali a riposo. Queste zone separano le vaste galassie che girano a gran velocità in ordinata processione attorno al Paradiso. Voi potete visualizzare il primo livello dello spazio esterno, dove innumerevoli universi sono ora in corso di formazione, come un’immensa processione di galassie che ruotano attorno al Paradiso, delimitata in alto ed in basso dalle zone inerti dello spazio intermedio, e delimitata ai margini interno ed esterno da zone di spazio relativamente quiete.

      11:7.8 (125.2) Un livello di spazio perciò funziona come una regione ellittica di movimento circondata da tutti i lati da relativa assenza di moto. Tali relazioni tra movimento e quiete costituiscono una corsia di spazio curva di minor resistenza al moto che è universalmente seguita dalla forza cosmica e dall’energia emergente nella loro circolazione senza fine attorno all’Isola del Paradiso.

      11:7.9 (125.3) Questa suddivisione in zone alterne dell’universo maestro, insieme con il fluire alternato delle galassie in senso orario e antiorario, è un fattore di stabilizzazione della gravità fisica ideato per impedire l’accentuazione della pressione della gravità fino al punto in cui produrrebbe effetti disgregativi e dispersivi. Questo dispositivo esercita un’influenza antigravitazionale ed agisce da freno su velocità altrimenti pericolose.

      11:8.1 (125.4) L’attrazione irresistibile della gravità tiene avvinti efficacemente tutti i mondi di tutti gli universi di tutto lo spazio. La gravità è l’onnipotente presa della presenza fisica del Paradiso. La gravità è il cordone onnipotente dal quale pendono le stelle splendenti, i soli fiammeggianti e le sfere ruotanti che costituiscono l’ornamento fisico universale del Dio eterno, che è tutte le cose, che pervade tutte le cose ed in cui consistono tutte le cose.

      11:8.2 (125.5) Il centro ed il punto focale della gravità materiale assoluta è l’Isola del Paradiso, completata dai corpi oscuri di gravità che circondano Havona ed equilibrata dai serbatoi di spazio superiore ed inferiore. Tutte le emanazioni conosciute del Paradiso inferiore rispondono invariabilmente ed infallibilmente all’attrazione della gravità centrale operante sui circuiti senza fine dei livelli di spazio ellittici dell’universo maestro. Ogni forma conosciuta della realtà cosmica ha la curvatura delle ere, l’andamento del cerchio e la rotazione della grande ellisse.

      11:8.3 (125.6) Lo spazio non risponde alla gravità, ma agisce sulla gravità come equilibratore. Senza il cuscino dello spazio, un effetto esplosivo sconquasserebbe i corpi spaziali circostanti. Lo spazio penetrato esercita anche un’influenza antigravitazionale sulla gravità fisica o lineare; lo spazio può effettivamente neutralizzare quest’azione della gravità senza tuttavia poterla ritardare. La gravità assoluta è la gravità del Paradiso. La gravità locale o lineare appartiene allo stadio elettrico dell’energia o della materia; essa opera all’interno dell’universo centrale, dei superuniversi e degli universi esterni, dovunque si sia verificata un’adeguata materializzazione.

      11:8.4 (125.7) Le numerose forme della forza cosmica, dell’energia fisica, del potere universale e delle varie materializzazioni rivelano tre stadi generali, benché non perfettamente definiti, di reazione alla gravità del Paradiso:

      11:8.5 (126.1) 1. Stadi di pregravità (forza). Questo è il primo passo nell’individuazione della potenza spaziale nelle forme preenergetiche di forza cosmica. Questo stadio è analogo al concetto del carico di forza primordiale dello spazio, talvolta denominato energia pura o segregata.

      11:8.6 (126.2) 2. Stadi di gravità (energia). Questa modificazione del carico di forza dello spazio è prodotta dall’azione degli organizzatori di forza del Paradiso. Essa indica l’apparizione di sistemi d’energia rispondenti all’attrazione della gravità del Paradiso. Tale energia emergente è in origine neutra, ma in conseguenza di successive metamorfosi mostra le qualità cosiddette positiva e negativa. Noi chiamiamo questi stadi ultimata.

      11:8.7 (126.3) 3. Stadi di postgravità (potere d’universo). In questo stadio l’energia-materia rivela una reazione al controllo della gravità lineare. Nell’universo centrale questi sistemi fisici sono organizzazioni triplici conosciute come triata. Essi sono i sistemi materni di superpotere delle creazioni del tempo e dello spazio. I sistemi fisici dei superuniversi sono messi in movimento dai Direttori di Potere d’Universo e dai loro associati. Queste organizzazioni materiali hanno una costituzione duplice e sono conosciuti come gravita. I corpi oscuri di gravità che circondano Havona non sono né triata né gravita ed il loro potere d’attrazione rivela entrambe le forme di gravità fisica: lineare ed assoluta.

      11:8.8 (126.4) La potenza spaziale non è soggetta alle interazioni di alcuna forma di gravitazione. Questa dotazione primaria del Paradiso non è un livello effettivo di realtà, ma è ancestrale a tutte le realtà non spirituali funzionali relative — a tutte le manifestazioni di forza-energia e all’organizzazione del potere e della materia. Potenza spaziale è un termine difficile da definire. Esso non designa ciò che è ancestrale allo spazio; il suo significato dovrebbe evocare l’idea delle potenze e dei potenziali esistenti dentro lo spazio. Esso si può concepire approssimativamente come includente tutte le influenze ed i potenziali assoluti che emanano dal Paradiso e che costituiscono la presenza nello spazio dell’Assoluto Non Qualificato.

      11:8.9 (126.5) Il Paradiso è la sorgente assoluta ed il punto focale eterno di tutta l’energia-materia nell’universo degli universi. L’Assoluto Non Qualificato è il rivelatore, il regolatore ed il depositario di ciò che ha il Paradiso come propria fonte ed origine. La presenza universale dell’Assoluto Non Qualificato sembra essere l’equivalente del concetto di una potenziale infinità di estensione della gravità, di una tensione elastica della presenza del Paradiso. Questo concetto ci aiuta a cogliere il fatto che ogni cosa subisce un’attrazione verso l’interno in direzione del Paradiso. L’esempio è grossolano ma nondimeno utile. Esso spiega anche perché la gravità agisce sempre di preferenza nel piano perpendicolare alla massa, un fenomeno indicante che le dimensioni del Paradiso e delle creazioni che lo circondano sono differenti.

      11:9.1 (126.6) Il Paradiso è unico nel senso che è il regno d’origine primordiale e la meta finale del destino di tutte le personalità spirituali. Sebbene sia vero che non tutti gli esseri spirituali inferiori degli universi locali sono direttamente destinati al Paradiso, nondimeno il Paradiso resta la meta desiderata di tutte le personalità sovrammateriali.

      11:9.2 (126.7) Il Paradiso

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