Ti Presento Francesca. Loretta Candelaresi
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L'estate 2005 apporta diversi cambiamenti, per la prima volta la partecipazione ai centri estivi si estende anche all'esperienza dell'oratorio di Villa Sora, complesso salesiano a Frascati.
Qui l'ambiente è molto più esteso, ci sono circa 10 squadre, i ragazzi partecipanti sono quasi 800 suddivisi in varie età .
E' una piccola città in movimento: te ne accorgi perché si muovono ad ondate, ogni squadra ha il suo colore ed il suo nome.
Anche qui nomi derivanti da personaggi della mitologia, animali, eroi dei fumetti.
Ogni volta che i ragazzi escono dal teatro dopo la premiazione della squadra vincitrice c'è una tale folla che stenti a riconoscere tuo figlio/a.
Per partecipare a questa esperienza in effetti l'età minima richiesta è 12 anni.
Ma per Francesca – con la complicità della mia amica Flavia, che ha provveduto ad iscrivere sia sua figlia che la mia – viene dichiarata un'età maggiore.
E così si apre il varco anche per questa splendida esperienza.
Da quell'anno e negli anni anni successivi la nostra vacanza poteva essere programmata soltanto nella settimana di interruzione tra un centro estivo e l'altro .
Anche l'oratorio di Villa Sora, diventa per Francesca un luogo meraviglioso e pieno di bei ricordi.
Sicuramente l'essere inserita in un contesto sociale con ragazzi più grandi, è uno stimolo importante per crescere ed aprirsi sempre di più.
Anche qui c'è un sacerdote che accompagnerà Francesca negli anni a venire, lui ci conosceva già dalla data del nostro matrimonio, lui terrà uno sguardo lungo su Francesca.
Anche lui è convinto che si tratta di una ragazza meravigliosa e sensibile.
Don Luigi segue con passione il coro dei salesiani ed ogni volta che incontra Francesca non manca mai di esortarla a convincere suo padre Raffaele a partecipare ai canti.
Altra nota di rilievo nell'estate 2005 è il cambiamento relativo al saggio di danza.
“Il viaggio” è il titolo del saggio di ginnastica artistica svoltosi il 4 giugno, presso il palazzetto Palasport Banca d'Italia a Frascati.
E sì, per la prima volta, Francesca sceglie di frequentare -nella stessa palestra dove faceva danza classica- il corso di ginnastica artistica.
Non è un tradimento nei confronti della danza classica.
Solo una diversa esigenza del suo flessuoso corpo e forse un cambiamento nel suo modo di essere.
Forse uno step della sua crescita.
Curiosa coincidenza, la sua insegnante coreografa, conosce già Francesca, poiché è stata anche sua maestra di matematica alle scuole elementari.
Contesto di piena fiducia e collaborazione consente a Francesca di sperimentare questa disciplina sportiva con entusiasmo e con ottimi risultati.
Cambia anche il contesto, si abbandona momentaneamente il teatro, per spostare la performance in un palazzetto dello sport. L'adrenalina è alta .
Francesca non tradisce emozione.
La mattina del 4 giugno alle h. 9,00 l'accompagno in palestra per le prove, è scrupolosa come al solito e forse crescendo sente di più la responsabilità, ma con la sua compagna di scena Michela sembra molto affiatata, loro devono rappresentare gli alieni.
Alle h. 12,00 quando vado a riprendere mia figlia è tutto cambiato
– Michela si è infortunata ad una caviglia e Francesca dovrà tenere la scena da sola.
Se qualche preoccupazione le ha attraversato il cuore e la mente, non è dato sapere, da perfetta attrice ha mantenuto equilibrio fino alla fine.
La serata è andata benissimo al di sopra di ogni aspettativa.
Come se fosse naturale, diventare all'improvviso, l'unica protagonista.
Alla fine dello spettacolo tutti gli intervenuti hanno applaudito a lungo e con calore per riscattare l'impegno dimostrato da tutti i partecipanti durante l'anno.
Elena, la sua amica delle elementari, era visibilmente emozionata per Francesca , e alla fine dello spettacolo l'ha abbracciata fortissimamente .
Altro cambiamento segnato dall'estate 2005 è la fine del ciclo scolastico delle elementari, e l'inizio previsto a settembre della scuola media presso l'istituto san Nilo a Grottaferrata.
Francesca mostrava una certa diffidenza, una volta aveva anche provato a contestare. ”Perché devo sempre cambiare contesto-località per la scuola , perché sempre scuola a tempo pieno? E se poi non conosco nessuno , dovrò farmi tutti amici nuovi?”
Ho cercato di rassicurarla, “”Vedrai che andrà tutto bene e che ne sarai entusiasta, mi hanno detto che è una scuola speciale e che è molto difficile essere accettati.
Poi non abbiamo alternative, io finisco di lavorare alle h. 15,00 e sono a Roma.
Per essere da te alle h. 16,15 a Grottaferrata ho già i miei problemi.
Piuttosto speriamo che abbiano accettato la tua iscrizione in quanto non siamo residenti.
Altrimenti l'unica possibilità è andare a scuola a Roma.””
Non so se con queste parole ho contribuito a spaventarla di più. Alla fine di luglio 2005 abbiamo avuto conferma dell'iscrizione e in cuor mio ero contenta.
Quella scuola mi era stata segnalata da un'amica che incontravo sul treno tutte le mattine la mamma di Ilaria.
Nota bene
Mostrai interesse perché si trattava di una scuola a tempo pieno, assoluta rarità; a detta delle mie colleghe non esisteva una scuola media con orario prolungato neanche a Roma.
In effetti nelle ore pomeridiane della scuola media dell'istituto San Nilo si studiavano discipline aggiuntive di notevole interesse.
C'era un interesse specifico per il cinema e la letteratura.
Erano ore scolastiche dedicate anche al dibattito e alla lettura dei giornali.
Inoltre proprio per quegli anni scolastici, era previsto un corso di canotaggio che si svolgeva dalla primavera in poi al lago di Castel Gandolfo.
La fatidica scuola media Zampieri, si rivela ben presto anziché un boomerang, una scelta effettivamente azzeccata e,