Storia della decadenza e rovina dell'impero romano, volume 6. Edward Gibbon
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Gli usurpatori Britannici son presi da Zosimo (l. VI p. 371-375), da Orosio (l. VII c. 40. p. 576, 577), da Olimpiodoro (
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Il nome, che Zosimo dà loro, è
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Veriniano, Didimo, Teodosio, e Lagodio, che nelle Corti moderne si chiamerebbero Principi del sangue, non eran distinti con verun grado o privilegio dal resto dei sudditi.
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Questi
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Questi oscuri fatti sono investigati dal. Conte Di Buat (
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Vedi Zosimo l. V. p. 334, 335. Esso interrompe la breve sua narrazione per riferire la favola d'Emona, e della nave Argo, che fu tratta per terra da quel luogo sino all'Adriatico. Sozomeno (l. VIII, c. 25) e Socrate (l. VII. c. 10) vi gettano una dubbiosa e pallida luce, ed Orosio (l. VII. c. 38. p. 571) è abbominevolmente parziale.
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Zosimo (l. V. p. 338, 339) ripete le parole di Lampadio, come dette in Latino,
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Egli era venuto dalla costa del Ponto Eussino, ed esercitava uno splendido ufizio, λαμπρας δε στρατειας εν τοις βασιλειοις αξιουμενος; insignito d'un ragguardevol posto militare fra gl'Imperiali. Le sue azioni giustificano il suo carattere, che Zosimo (l. V. p. 340) espone con visibile compiacenza. Agostino venerò la pietà d'Olimpio, che esso chiama vero figlio della Chiesa. Baron.
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Zosimo l. V p. 339, 339. Sozomeno l. IX. c. 4. Stilicone propose d'intraprendere il viaggio di Costantinopoli, per divertire Onorio da quel vano pensiero. L'Impero Orientale non avrebbe obbedito, e non si sarebbe potuto vincere.
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Zosimo (l. V. p. 336-345) ha copiosamente ma senza chiarezza riferito la disgrazia e la morte di Stilicone. Olimpiodoro (appresso Fozio p. 177), Orosio (lib. VII c. 38. p. 571, 572), Sozomeno (l. IX. c. 4), e Filostorgio (l. XI. c. 3. l. XII. c. 2) suppliscono un qualche barlume.
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Zosimo l. V. p. 333. Il matrimonio d'un Cristiano con due sorelle, scandalizza il Tillemont (
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Si fa onorevol menzione di due suoi amici da Zosimo (l. V. p. 346.), cioè di Pietro Capo della scuola dei Notari, e di Deuterio, Gran Ciamberlano. Stilicone s'era assicurato della Camera; e fa maraviglia, che sotto un Principe debole tal precauzione non fosse capace di renderlo sicuro.
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Sembra, che Orosio (l. VII. c. 38. p. 571, 572) copiasse i falsi e furiosi manifesti, che si sparsero per le Province dalla nuova amministrazione.
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Vedi il
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Agostino medesimo è contento dell'efficaci leggi, che Stilicone avea pubblicato contro gli Eretici e gli idolatri, e che tuttavia sussistono nel Codice Teodosiano. Ei solo prega Olimpio a confermarle. Baron.
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Zosimo l. V. p. 351. Noi possiamo osservare il cattivo gusto di quei tempi nell'ornare le statue con tali inetti abbigliamenti.
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Vedi Rutilio Numaziano (
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Alle nozze d'Orfeo (modesta comparazione!) tutte le parti della natura animata contribuirono i varj lor doni, e gli Dei stessi arricchirono il lor favorito. Claudiano non aveva nè greggi nè armenti, nè viti, nè ulivi. La sua ricca sposa suppliva a tutto questo. Ma egli portò nell'Affrica una lettera commendatizia di Serena, sua Giunone, e fu reso felice (
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Claudiano sentiva l'onore come uno che lo merita (
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Vedi l'epigramma XXX.
Mallius indulget somno noctesque diesque:
In somnis Pharius sacra, profana rapit.
Omnibus hoc, Italae gentes, exposcite votis,
Mallius ut vigilet, dormiat ut Pharius.
Adriano era Fario (d'Alessandria). Vedasi la sua vita pubblicata dal Gotofredo;
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Vedasi la prima lettera di Claudiano. Pure in alcuni luoghi cert'aria di sdegno o d'ironia scuopre la segreta sua ripugnanza.
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La vanità nazionale ha voluto farlo passare per Fiorentino o Spagnuolo. Ma la prima lettera di Claudiano prova, ch'egli era nativo d'Alessandria; Fabric.
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Compose i primi suoi versi al tempo del Consolato di Probino l'anno 395.
Romanos bibimus primum, te Consule, fontes
Et Latiae cessit Graja Thalia togae.
Oltre alcuni epigrammi Greci, che tuttavia sussistono, il Poeta Latino avea scritto in Greco le antichità di Tarso, di Anazarbo, di Berito, di Nicea ec. Egli è più facile di riparare la perdita della buona poesia, che dell'antica storia.
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Strada (