Sangue Contaminato. Amy Blankenship
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Steven mise un braccio sulla spalla di Jewel e la portò verso lâingresso del cimitero.
Nick roteò gli occhi. Stava iniziando a sentirsi come il terzo incomodo.
In unâaltra zona del cimitero, le quattro persone in questione stavano pattugliando il cimitero, eliminando i demoni uno ad uno. Trevor era al telefono per dare ordini agli agenti che aveva lasciato alla centrale.
âSì, serviranno dei blocchi stradali per tenere gli umani lontani dallâHollywood Cemetery. Assicuratevi che tutte le strade secondarie siano coperte.â Trevor tacque per un minuto mentre lâufficiale allâaltro capo del telefono parlava.
âPredisponeteli al più presto.â continuò Trevor âAl massimo entro dieci, quindici minuti. Arrivano già i primi curiosi ma ho inviato delle persone a fermarli. Il fatto è che non sono poliziotti, quindi è un grosso problema. Non possiamo permettere che qualcuno comprometta la scena del crimine, sai cosa voglio dire... vandali e incendi... almeno per tre giorni... No, se qualcosa tenterà di uscire non credo che userà le strade.â.
Trevor si strofinò la tempia con lâaltra mano. âAscolta, se vedi qualcosa di strano... spara e basta.â Riagganciò e sospirò pesantemente. âOdio dover precisare ogni singola sillaba per farmi capire.â.
âE fai anche lo spelling?â chiese Chad in tono scherzoso.
Devon scoppiò a ridere ed Envy sorrise.
âNon proprio.â rispose lei, sentendosi un poâ goffa. âMa sa scandire bene i suoni.â.
âNon dirmelo.â la interruppe Chad. âFa lo spelling delle parole così come si pronunciano?â
Envy annuì âProprio così.â.
Chad quasi cadde a terra per ridere, mentre Trevor mise il broncio.
âLa piantate, voi due?â ringhiò Trevor.
âPiantare cosa?â Envy e Chad parlarono allâunisono, dopodiché scoppiarono a ridere.
Envy sorrise ricordando tutte le volte in cui, da adulti, si erano trovati in difficoltà perché avevano iniziato a ridere e non riuscivano a smettere. A pensarci bene, di solito succedeva sempre quando era ora di dormire. Osservò Chad. Accidenti, il suo sguardo era spento.
Devon non stava prestando molta attenzione alla scenetta, al momento. Aveva visto Warren da lontano che smembrava un demone e combatté lâimpulso di trasformarsi per correre da lui.
Envy notò lâespressione di Devon e intuì il suo desiderio dal modo in cui i suoi occhi cambiarono colore. Seguì il suo sguardo verso il giaguaro e si rese conto che trasformarsi faceva parte della sua natura. Probabilmente era rimasto nella sua forma umana solo per lei e non era affatto giusto.
âPerché non vai ad aiutarlo?â gli disse, posandogli una mano sul braccio. âIo me la caverò.â.
Devon la guardò âCome tornerai a casa?â
âLa porto a casa mia.â propose Chad, felice di quellâidea. Il suo appartamento non era più lo stesso da quando lei se nâera andata. âIntendo comunque portarla fuori di qui. Puoi passare a prenderla quando hai finito.â, poi aggiunse rapidamente âPrenditi tutto il tempo che vuoi perché probabilmente dormiremo come sassi.â.
Devon stava per obiettare ma guardò i due fratelli e per la prima volta si rese conto che erano così stanchi da sembrare drogati. Si sentì in colpa per non averlo notato prima. Agli umani serviva il doppio del sonno, se non di più, rispetto ad un mutante.
âDâaccordo.â rispose Devon, e diede un bacio a Envy. âVerrò a prenderti... tu vai a riposare.â.
Envy annuì e osservò Devon che si tolse i vestiti, si trasformò in giaguaro e corse verso Warren, e lei si meravigliò di quanto fosse bello in qualsiasi forma.
âPossiamo andare adesso?â La voce di Trevor era cupa, non gli piaceva il modo in cui lei stava fissando Devon.
Envy e Chad annuirono entrambi.
âBuona idea.â disse Chad. âMi dispiacerebbe diventare un bersaglio facile di qualche demone fortunato dopo essere svenuto dal sonno nel cimitero. Non chiudo occhio da due giorni.â.
I tre si diressero verso lâingresso del cimitero, uccidendo alcuni demoni lungo il tragitto. Quando finalmente raggiunsero lâauto di Trevor, Chad si fermò un attimo, incapace di controllare il sorriso sadico che gli apparve sul viso.
âDovâè la tua vecchia auto?â chiese Envy quando Trevor si avvicinò al veicolo di colore nero. âNon che questa non sia fantastica, eh.â.
Trevor si bloccò, ricordando la caratteristica che Ren aveva dato allâauto. Oh merda! Allâimprovviso aveva voglia di girarsi e correre via come un pazzo.
âTrevor.â disse Evey emozionata, con la voce uguale a quella di Envy. âSono contenta che tu stia bene. Ho scansionato tutti quelli che entravano e uscivano dallâingresso, e ho già depositato buona parte del tuo rapporto nel sistema del PIT.â.
Trevor sbiancò quando guardò Envy e vide lâespressione incredula sul suo viso.
âTrevor.â Envy imitò la preoccupazione che aveva sentito nella voce dellâauto... cioè la sua. âCâè qualcosa che vorresti condividere con il resto della classe?â
âOh, e questa chi è?â chiese Evey. âNon lâho mai vista prima e non è nella banca dati del PIT. Devo aggiungerla?â
Se Trevor non lâavesse conosciuta, avrebbe giurato che la voce di Evey fosse un poâ troppo dolce per essere sincera.
âEvey, questa è mia sorella Envy.â intervenne Chad. âà umana e non fa parte del PIT. Puoi darci uno strappo a casa?â
Le portiere dellâauto si aprirono, Trevor e Chad salirono davanti ed Envy si sedette dietro.
âQuando hai imparato a parlare?â chiese Envy, guardando Trevor nello specchietto retrovisore. Se uno sguardo avesse il potere di uccidere allora a quel volante ci sarebbe stato un uomo morto.
âDa poco.â disse Evey con una risposta breve e concisa, poi aggiunse allâimprovviso âNon provare a pensare di portarmi via Trevor.â.
Chad spalancò gli occhi prima di iniziare a ridere così tanto da sentire dolore al fianco.
âOh, non ti preoccupare.â rispose Envy, lanciando un sorriso quasi perfido a Trevor attraverso lo specchietto. âNon ho intenzione di portartelo via. Trovo che siate una coppia perfetta.â.
Evey