Sangue Contaminato. Amy Blankenship
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âGrandioso.â disse Jason, pensando che dipendesse dallâincantesimo.
âDannazione, se la smettessi di spaventarli a morte forse riuscirei ad ucciderne qualcuno in modo decente, stasera.â Angelica sbottò e si girò, trovando Syn proprio dietro di lei. âSei come un repellente per demoni.â.
Jason sorrise quando capì di cosa si stava lamentando. âUn repellente per demoni.â mormorò, ma poi tacque allâistante quando Angelica si girò per guardarlo. âVoglio dire, hai ragione. Hai pienamente ragione.â Quando si è in dubbio è sempre meglio assecondare le donne.
Syn ridacchiò piano âMi sono solo avvicinato, cara. Non posso farci niente se gli Spinnan mi temono, forse erano solo codardi. Vogliamo andare alla ricerca di mostri coraggiosi?â Fu ripagato quando Angelica roteò gli occhi e sorrise. Lei stava iniziando a sciogliersi nei suoi confronti, bene.
Jason si arrese realizzando che quello era lâuomo da cui lo avevano messo in guardia quando aveva iniziato a fare domande su Angelica agli altri. Concludendo che quella era una strada ormai senza speranza, sospirò e riportò lâattenzione allâanello.
âQuesto stupido coso è inutile... quella sua specie di GPS maledetto devâessersi rotto.â ringhiò, e cercò di togliersi lâanello. Ci provò per un poâ ma poi si arrese quando sentì il dito schioccare. Lo osservò di nuovo per un attimo e piegò la testa di lato. Forse era un bene che non potesse toglierlo perché, se lo avesse fatto, probabilmente sarebbe finito in mano a quelle dannate creature.
âCome faccio a proteggere Tiara se non so dove diavolo è?â imprecò contro lâanello. âNon è il momento di mettersi a dormire.â.
âPosso vederlo?â gli chiese Angelica, allungando la mano. Riconobbe lâanello dai ricordi che Zachary aveva condiviso con lei, il suo potere la incuriosiva.
Jason non poté fare a meno di guardare Angelica meravigliato. Gli teneva dolcemente la mano ed esaminava lâanello con occhio critico. Il tocco della sua pelle morbida era molto rilassante... poi lui tremò quando Syn si mise a ridere.
Jason alzò lo sguardo e lo vide con la coda dellâocchio. Quella risata era stata un poâ troppo spaventosa. Lâincontro con Kane, la scorsa notte, lo aveva terrorizzato, ma questo tizio... probabilmente era Satana a cercare lui sotto il letto o nellâarmadio prima di andare a dormire.
Syn guardava con pazienza mentre Angelica teneva lâaltra mano ad un centimetro dallâanello. Vederla mordersi il labbro in concentrazione lo stava annientando. Allungando una mano, la posò sulla sua intrecciando le loro dita. Avvicinandosi, strofinò la guancia sui suoi capelli morbidi, stringendola dolcemente a sé con lâaltra mano.
Angelica rimase stupita nel sentire allâimprovviso ciò che stava cercando. âCosì non vale.â sussurrò, ma poi cercò subito lâaura dellâanello da cui era attratta. Percepiva due sentieri provenienti da destra... uno illuminato e uno oscuro. Presa da una morbosa curiosità , iniziò a seguire quello buio per vedere dove conduceva.
âBasta così.â disse piano Syn e le allontanò la mano dallâanello. âNon è legato soltanto alla ragazza, ma anche alla mente del demone. Dobbiamo stare attenti a non invocarlo per sbaglio.â.
Angelica deglutì e annuì sapendo che lui aveva ragione, lei aveva sentito il potere del demone nellâanello. Lasciò che i capelli le scivolassero davanti agli occhi per nasconderli mentre osservava le loro mani ancora intrecciate. Era un qualcosa di intimo e sensuale allo stesso tempo, un gesto semplice che fece vacillare la sua mente.
âà ancora vivo?â Jason digrignò i denti e allontanò la mano immaginando un demone che irrompeva fuori dallâanello. Se quello che Nile aveva detto su Deth fosse vero, allora quel demone non sarebbe uscito dallâanello come il genio della lampada. âNon mi serviva un altro motivo per volermi sbarazzare di questo coso.â.
âLa ragazza è incosciente.â lo informò Syn stringendo gli occhi, non gradiva lâaura dellâanello. Aveva sentito il demone girarsi per guardarlo ma era riuscito ad interrompere la connessione prima di essere visto. Non sapeva che tipo di oscurità avrebbe portato con sé quella creatura se fosse tornata sulla Terra.
âIncosciente? Un motivo in più per trovarla.â disse Jason, dimenticando la sua paura dellâanello. âNon sappiamo in quali guai si sia cacciata. Lei è scomparsa, Zachary è fuori combattimento...â.
âFuori combattimento? Di che stai parlando?â chiese Angelica quasi arrabbiata, allontanando bruscamente la mano di Syn.
âPensavo che lo sapessi.â Jason aggrottò la fronte. âChe tutti i membri della squadra lo sapessero, ormai.â.
âSapere cosa?â chiese Angelica frustrata.
âZachary si è infuriato quando il demone è sparito con Tiara e ha fatto esplodere il nido di quelle creature. Il demone che le allevava è bruciato lì dentro e Zachary ha perso i sensi tra le fiamme subito dopo lâesplosione.â.
Vedendo lo shock sul suo viso, Jason continuò subito âSta bene, Ren lo ha portato via e sono scomparsi... non lo vediamo da allora. Probabilmente Storm sa dove sono andati perché era lì quando è successo.â.
âE Tiara è stata rapita da un demone?â Angelica sentì il battito cardiaco accelerare. Non câera da meravigliarsi che Zachary si fosse infuriato.
âNon esattamente.â dichiarò Jason. âà difficile da spiegare. Il punto è che lei è svenuta mentre se ne stava andando con lâaltro demone e finché questo coso non riprende a funzionare io non so nemmeno se sta bene, né da dove iniziare a cercarla.â Frustrato, diede un colpo allâanello con lâaltra mano nel tentativo di farlo funzionare di nuovo.
Senza dire unâaltra parola, Angelica si affrettò verso lâingresso del cimitero, prendendosi mentalmente a schiaffi per il proprio egoismo. Era stata così occupata con Syn e i mostri da non essere lì per guardare le spalle a Zachary... per una volta che gli serviva il suo aiuto.
Le lacrime le annebbiarono la vista e lei le asciugò con rabbia, per poi trovarsi Syn davanti. Le sue braccia la circondarono per fermarla ma, prima che ciò potesse accadere, lei iniziò a dimenarsi contro di lui. Lo colpì al petto con i suoi piccoli pugni sapendo che non gli avrebbe fatto male, ma il suo primo istinto era di spazzare via tutto ciò che la separava dal suo migliore amico.
âLasciami andare.â sibilò Angelica, più arrabbiata con se stessa che con lui. Era per questo che non voleva avvicinarsi a nessuno. Aveva scelto lâamicizia di Zachary perché lui era forte e non le avrebbe dato alcun motivo per piangere. Se era svenuto nel suo stesso fuoco allora qualcosa non andava.
Syn le strinse le mani intorno al polso e la tirò a sé con un ringhio âOra